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Giuseppe Gibboni violinista salernitano riporta il Premio Paganini in Italia aggiudicandosi la vittoria della 56ª edizione del prestigioso concorso dedicato al violino. 

Giuseppe Gibboni conquista la 56ma edizione del concorso Paganini che, in omaggio allo straordinario musicista italiano, ne porta il nome. Sono passati ben ventiquattro anni dall’ultima volta che il prestigioso premio venne assegnato ad un musicista italiano.

Giuseppe Gibboni vincitore del Premio Paganini 56ma edizione

L’edizione di questa 56ma stagione ha visto come direttore artistico Giuseppe Acquaviva. Trionfa così Gibboni, con il suo violino, sul palco del Teatro Carlo Felice, principale teatro della città di Genova ed uno dei più noti in Italia. 

Formato sotto l’attenta guida del Maestro Maurizio Aiello, presso il conservatorio Martucci di Salerno, ha poi proseguito gli studi all’accademia Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo. Fu proprio Accardo che nel 1958 si aggiudicò l’ambito riconoscimento. Seguirono nel 1991 Massimo Quarta e poi nel 1997 Giovanni Angeleri, l’ultimo ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento appunto ventiquattro anni fa.

Con Giuseppe Gibboni gli italiani che si sono aggiudicati il premio giungono a quattro. Nella stagione dei primati italiani, non solo sportivi, si aggiunge così anche questo ulteriore riconoscimento che dà ancora una volta lustro al nostro Bel Paese.
Tanto studio, molto rigore e costanza, questa la ricetta di Gibboni che è dunque riuscito a riportare nelle mani di un italiano l’ambito riconoscimento.

GIuseppe Gibboni

Questo giovane, ma solido artista sul palco genovese si aggiudica non solo il primo premio consistente in 30mila euro, ma anche diversi altri premi. Tra questi la possibilità, attraverso un contratto di due anni, di fare concerti a Shanghai, di fare 15 concerti in Italia, ancor di più l’onore di suonare il “cannone” ovvero il violino appartenuto a Paganini, il famoso Guarneri del Gesù del 1743. Si è infine aggiudicato anche il premio per la migliore esecuzione del Concerto e dei Capricci di Paganini, e quello da parte del pubblico.