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di Ester Campese

Gabriele Saccone è medico-chirurgo, specialista in Ginecologia e Ostetricia. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e poi la Specializzazione all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Durante la Specializzazione, ha lavorato presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, come Research Fellow in Medicina Materno Fetale. Da sempre innamorato della nuova vita e della nascita, ha deciso di dedicare la propria professione alla cura delle gestanti.

Ha recentemente pubblicato il suo saggio “Guida alimentare in Gravidanza” edito da Latte di Nanna del gruppo Les Flaneurs edizioni. Il volume è proprio dedicato alle future mamme e alle loro creature ancora in grembo. La guida che all’interno contiene tanti consigli nutrizionali è arricchita dalle deliziose illustrazioni di Antonella Loschi.

Lo incontriamo piacevolmente per questa intervista per Seven News Italia. Benvenuto dott. Saccone, anticipo che credo che lei faccia quanto di più significativo ci sia nella nostra esistenza, fa nascere una nuova vita. Nel complesso della sua esperienza cosa ci dice al riguardo?
Ho scelto questo lavoro perché credo sia il più bello del mondo. Fare il ginecologo vuol dire avere la responsabilità di una doppia vita contemporaneamente (mamma e feto) e vuol dire essere nel momento più importante della vita di una donna. Il ginecologo è il medico al quale la donna si lega in maniera più forte in assoluto.

Nel suo saggio ci sono molti consigli nutrizionali. Quanto è legato l’andamento del parto all’alimentazione?
Una buona alimentazione è il presupposto per una buona gravidanza. Essenziale è iniziare il percorso della gestazione nel modo corretto, e con un buon peso forma. Per chi non cura bene l’alimentazione, la gravidanza può essere proprio il momento giusto per iniziare a farlo.

E quanto allo stato d’animo della futura mamma?
Mangiare bene e sentirsi in forma migliora lo stato fisico ma anche mentale. Mangiare bene vuol dire riacquistare forza ed energie mentali.

Nell’introduzione abbiamo detto che ha lavorato come ricercatore presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia. Quanto è stata importate questa esperienza?
È stata fondamentale. E lì che ho alimentato la mia passione per la gravidanza a rischio e per la medicina perinatale.

Hai mai avuto un momento di difficoltà durante un parto e come l’ha superato?
Purtroppo gli eventi avversi succedono anche in gravidanza. Il parto può essere il momento più bello per la vita di una donna, ma anche il più brutto. Essenziale è sempre la comunicazione con la paziente, e ovviamente anche l’aggiornamento da parte nostra per offrire sempre le migliori terapie possibili.

Il suo ruolo termina in sala parto o poi prosegue?
Il ginecologo resta il medico della donna per tutta la vita. Inoltre le pazienti vanno seguite anche nel puerperio e durante l’allattamento, anche dal punto di vista nutrizionale.

Nel suo saggio ci sono consigli anche su come “recuperare” post parto?
Certo. Una sana alimentazione è fondamentale anche per l’allattamento e tutto il puerperio.

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