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Ancora pochi minuti e l’Italia conoscerà il nome del presidente (o presidentessa, ma di sicuro non president*, ma di questo ne abbiamo parlato in un’altra occasione) dello sport italiano per l’estate 2021. Alla fine sono stati più del previsto gli appassionati delle varie discipline che hanno voluto esprimere la loro preferenza, a differenza di quanto i sondaggi dei giorni scorsi stavano preventivando. Ma, esattamente come altre elezioni sicuramente meno importanti di questa, chi avrà un voto in più rispetto agli altri potrà sedersi sul trono del vincitore e diventare il personaggio che segnerà la strada per lo sport nazionale.

Come sicuramente avrete ascoltato dai telegiornali e dal mondo mediatico, grande favorito per la vittoria è Ferdinando De Giorgi, per tutti Fefè e commissario tecnico della Nazionale maschile di pallavolo. Anche gli exit poll di questa mattina hanno fatto capire in maniera chiara che tutto è nelle sue mani. La vittoria del Mondiale con l’Italia, ha dimostrato che il nostro Paese è ancora protagonista sia in Europa che nel mondo. De Giorgi ha puntato molto sul serbatoio di voti che gli può riservare il suo collegio elettorale, ovvero quello di Squinzano e della provincia di Lecce. Nel corso della campagna elettorale sono stati importanti i temi proposti dai candidati, inseriti come capolista, Daniele Lavia e Alessandro Michieletto.

Yuri Romanò in un’immagine al Quirinale. I ben informati lo danno già Ministero per le Politiche giovanili

Le loro cannonate sui temi più importanti d’attualità hanno fatto innalzare le percentuali di consenso per la pallavolo maschile. Tutto questo senza dimenticare Yuri Romanò, un giovane che, in caso di elezioni, arricchirà con messaggi e linguaggi nuovi la squadra di governo. A patto che i vari ministri lo possano aiutare nei momenti di defaillance. Con l’obiettivo deciso di non far svanire il suo smisurato talento. Nella lista doveva far parte anche Davide Mazzanti assieme alla capolista Paola Egonu, ma le elezioni anticipate non hanno permesso il loro inserimento.

Da quel che ho letto, nell’altra campagna elettorale, quella meno importante, si è parlato molto di pensioni e poco di giovani. Qui, fortunatamente, le cose sono andate diversamente, anche se sono tante le cose da fare per far crescere le linee verdi (ovviamente giovanili, s’intenda).

Tra le proposte della candidata Sofia Raffaeli, anche l’applicazione di sanzioni veramente efficaci contro la Russia

Altra candidatura molto autorevole è quella di Sofia Raffaeli dalla ginnastica ritmica. All’inizio pochi la davano per favorita e ci si attendeva una lista unica con la ginnastica artistica, ma gli importanti risultati ottenuti dai dibattiti su Rai 2 della scorsa settimana, ha rivoluzionato la situazione. Quattro ori e un bronzo ai Mondiali. Sofìa ha dominato a Sòfia. È insentibile come battuta? Lo so. Ma ho visto che nell’altra campagna elettorale ancora parlano di Peppa Pig e di Laura Pausini. Alcuni analisti ritengono che il percorso di Raffaeli sia stato facilitato dai disagi provocati dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Ok, ma Raffaeli che colpa ne ha? Non era mica al governo, non era nemmeno a Bruxelles al Parlamento Europeo. Questo anche perché, essendo minorenne, non poteva nemmeno recarsi alle urne. Da valutare la situazione del nuoto e delle discipline aquatiche. Federica Pellegrini è uscita dalla scena politica, ma da fuori ha fatto da garante per un nutrito gruppo di campioni, che, davanti al pubblico amico, ha conquistato una valanga di medaglie agli Europei.

Federica Pellegrini ha deciso di lasciare la politica, ma corrono voci su un suo possibile approdo al Quirinale…

Qualche dubbio nasce dalle polemiche che hanno investito il presidente della Fin, Paolo Barelli, sospeso dalla Fina, la Federazione internazionale. Questo provvedimento ha rallentato o bloccato la corsa del nuoto, immerso anche nel caro bollette, che sta costringendo alla chiusura, speriamo solo momentanea, di numerose piscine? Solo il tempo potrà farci capire la reale situazione. Ha deciso di correre, in tutti i sensi, anche Marcell Jacobs, seguito dal fido scudiero Gianmarco Tamberi e da tutto il movimento dell’atletica leggera. I sondaggi hanno dato leggermente in discesa questa disciplina.

Dopo aver brillantemente guidato, anche se da vice sindaco, il Comune di Milano, Gianmarco Pozzecco punta ad un incarico nazionale

Gli analisti hanno affermato, senza dubbio, che se le elezioni si fossero tenute lo scorso anno, l’atletica avrebbe avuto grandi opportunità di vittoria. Solo alcuni piccoli errori negli ultimi comizi, hanno fermato la grande crescita di Gianmarco Pozzecco e del basket. Gli exit poll confermano quando preannunciato in questi ultimi giorni. Per essere ai vertici, bisogna curare meticolosamente anche i rapporti con gli altri stati. E gli ultimi giorni di campagna elettorale, anzi, gli ultimi secondi, anche quelli dopo la conclusione, sono stati fatali al coach. Durante la campagna elettorale aveva anche messo a disposizione la sua carta di credito personale per foraggiare gli investimenti per il reddito di cittadinanza.

Dando uno sguardo anche ai piccoli partiti, c’è fermento per la Nazionale di subbuteo, vincitrice del Mondiale dopo la finale contro il Belgio. Un approccio decisamente vintage, con la voglia di apprezzare i modi di fare del passato, fa sperare la lista, che spera di superare la soglia di sbarramento.

P.S. Ovviamente è un pezzo del tutto ironico e goliardico. Ma fino a un certo punto…