A Pizzo Calabro un’opera unica di Edoardo Tresoldi.
di Marita de Boni
Un uomo trasparente alto due metri che guarda il mare, che si lascia attraversare dalla luce e parla con i venti guardando l’orizzonte. E’ “Il Collezionista di Venti”, che svetta a pochi metri dal Castello di Gioachino Murat a Pizzo Calabro.
Il suo artefice, il maestro Edoardo Tresoldi, ha realizzato con della rete metallica qualcosa di unico, trasparente, contemporaneo, in grado di dialogare armoniosamente con il contesto in cui si trova: da una parte il possente Castello di Gioachino Murat che rappresenta la Storia e davanti il mare: azzurro, immenso, battuto dal vento.
Lui, il Collezionista di Venti è una sagoma di uomo curvo, appoggiato sulle mani, che guarda lontano assorto. Sembra che nella sua mente i pensieri siano leggeri come il vento; dipendentemente dall’ora in cui la si guarda, la scultura cambia aspetto e significato. Infatti, lo spazio che occupa rispetta in ogni momento lo spirito del luogo e al calar della sera, come per magia, diventa tutt’uno con il paesaggio proiettando nel visitatore forti emozioni.
Edoardo Tresoldi ha iniziato la sua carriera artistica nel 2013. Lombardo di origine si forma all’Istituto d’Arte di Monza prima di trasferirsi a Roma. Qui inizia a lavorare nel cinema, nella musica, nella scenografia e nella scultura.
Il suo interesse per il paesaggio e la scultura del paesaggio in particolare trovano piena espressione con la partecipazione ad un Festival di Arte urbana in Calabria. La rete metallica diventa la scelta privilegiata con cui narrare le sue intenzioni per fare in modo che il paesaggio diventi la vera essenza della sua creazione. Genera in tal modo il concetto di materia assente.