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“Una presentazione calda ed affollata”. Citiamo quando proferito dal moderatore Fabrizio Pacifici per descrivere quanto avvenuto alla sala del Carroccio al Campidoglio, dove è stata presentata la Nazionale Italiana Calcio Olimpionici, che possiamo abbreviare fedelmente in Nico.

In realtà la squadra, come si legge dai documenti forniti ai tanti rappresentanti della stampa accorsi alla conferenza, svoltasi in un luogo davvero caratteristico. Infatti richiamava più un museo che la classica sala fredda che spesso vediamo in molti “media day”.

Di cosa stiamo parlando? In soldoni di una squadra creata sulla falsariga della rinomata Nazionale cantanti, che tutti conoscono per gli eventi benefici che organizza e soprattutto per la Partita del Cuore. Negli anni poi sono venute fuori una miriade di squadre.

Tra quelle che ricordiamo maggiormente quella dei politici, degli attori, dei personaggi televisivi, dei magistrati. Recentemente è stata formata anche la Nazionale delle donne curvy, giusto per far capire la portata.

Qui, però, a scendere in campo, sempre nel segno della solidarietà, saranno campioni olimpionici e mondiali, che saranno accompagnati da star del calcio. In realtà dobbiamo specificare che la formazione azzurra è stata originata nel 2007, ma negli anni, anche a causa del Covid, non aveva più disputato partite ed ora c’è un nuovo corso.

Protagonista il presidente Italo Lapenna (si scrive proprio così, da pallanuotista ricordo i centroboa Federico e Michele Lapenna), che negli ultimi mesi, come un novello Marotta o Sabatini, ha messo in piedi la macchina organizzativa e reclutato personaggi sportivi di grande fama, disponibili a mettersi gli scarpini.

In questo pezzo non inserirò né interviste né dichiarazioni. Ho creato ad hoc un video, che pensavo fosse corto, ma che invece è diventato lungo. Ci sono tutte le dichiarazioni che, noi di Seven News, abbiamo raccolto alla sala del Carroccio.

Tutto questo in un pomeriggio di lunedì, con un sole abbastanza cocente e una frescura non troppo gradevole. È lunedì ma sono centinaia i turisti che transitano sotto il Campidoglio e che cercano anche di avvicinarsi alla sala, incuriositi. Si sente anche un sonoro fischio, sembra il calcio d’inizio di una partita del Nico. No, è un vigile urbano che redarguisce un gruppo di ragazzi che hanno un filo esagerato con la goliardia.

Vice presidente della dirigenza è Vincenzo Maenza, pluricampione olimpico di lotta. Direttore generale l’avvocato Massimiliano Sbernini. Il ruolo di direttore tecnico è stato affidato a Bruno Giordano, già comparso sulle pagine di Seven News. Il dirigente accompagnatore sarà il deputato Felice Mariani, campione di judo. Abel Baldo sarà il direttore sportivo. Sì, proprio il bomber degli anni 90 con Roma e Udinese.

Un altro ex giallorosso è sarà team manager, ovvero Aldair, soprannominato Pluto dai tifosi romanisti, soprattutto nell’anno dello Scudetto. Quello con Carlo Zampa, Francesco Totti “Bimbo de Oro”, Vincenzo Montella “Top Gun”, SuperMarco Delvecchio e “Il re leone” Gabriel Batistuta (che poi l’anno dopo diventò, e lui non sarà contento, “gatto di marmo”).

È stato davvero bello vedere tanti sportivi di grandissimo prestigio. Tutti insieme. Qualcuno lo si incontra spesso. Altri un po’ meno. Quando esco dalla mia comfort zone (come a tutti voi piace dire adesso), non sono molto logorroico, per cui ho evitato di raccontare miei aneddoti ai diretti interessati, anche perché quando ci sono folle pazzesche, mi sale l’effetto discoteca, in cui è completamente inutile parlare. Vedere Loris Stecca mi ha portato a ricordare gli spezzoni delle trasmissioni televisive anni 80 in cui i pugili andavano spesso ospiti. Oggi sarebbe Alessandro Cattelan, ai tempi era Mike Bongiorno o Pippo Baudo.

Avrei voluto dirgli che una volta i pugili li vedevi da tutte le parti, oggi se non ti inventi una storia strappalacrime non vai neanche ospite da Serena Bortone. Ogni riferimento non è puramente casuale. Ed oggi in Italia non c’è neanche un campione del mondo. All’ex nuotatore Stefano Battistelli avrei voluto raccontare che ho conosciuto persone che hanno ottenuto il titolo di istruttore o di allenatore con la sua firma. Queste persone quando vanno nelle piscine e presentano la firma di Battistelli non passano mai inosservate, vengono celebrate come garanzia di serietà, tipo un capo di Armani.

Con Stefano Pantano ho abbozzato qualcosa sulla scherma. Ma ovviamente non era la situazione ideale. E probabilmente, ed anche giustamente, forse si aspettava una domanda sulla Lazio e su Ciro Immobile. Avrei voluto anche chiedergli come si vive nelle radio romane la rivalità tra Roma e Lazio. Fate conto che dopo un derby perso, la celebre canzone “Povero gabbiano” si è trasformata in “Povero Pantano”.

Con il Principe Giannini una domanda semplice semplice. “Ma quando Federico Buffa, raccontando Italia-Argentina ad Italia ’90, spiega che dopo il gol di Totò Schillaci, realizzato con una buona dose di fortuna, sei andato a gridargli “A Totò, ma che c**o c’hai???”. Era vero o no? Chiudiamo come abbiamo iniziato.

Fabrizio Pacifici ci ha raccontato di una notizia bellissima che è arrivata per lui. Ma per saperlo c’è sempre il video con le interviste, che rimetto qui.

Il tocco femminile non poteva mancare e la madrina d’eccezione di NICO è la Marchesa Daniela Del Secco d’Aragona, elegantissima e charmant nel suo tailleur bianco.

In sala anche personaggi del mondo dello spettacolo, tra loro gli attori Adriana Russo ed Enio Drovandi.

Ph Massimo Bruni