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BONAVENTURA  E  BONA  CIORTE  NAPOLETANA

di Maddalena Menza

Lo spettacolo  lega  Bonaventura, il  personaggio  svagato nella  buona  e nella cattiva  sorte, unico  nella storia  del  fumetto  mondiale , popolare   per  tante  generazioni  di  bambini, che  guadagna  un milione  di  sogno  e di  fantasia, che compie  105 anni ed è  sempre  giovane,    ideato  da  Sergio Tofano ,  che non  vuole insegnare  niente  a  nessuno  se  non l’eleganza,  il  buongusto  e  piace  ancora  ai  bambini,   alla  filosofia  napoletana, che  sa  affrontare  la vita con  saggezza, generosità  e  un  pizzico  d’ironia.

Vuole  essere  un  caleidoscopio  di  emozioni, immagini,  parole, canzoni, filastrocche, filmati  e un’intervista imperdibile  al  grande  Paolo  Poli  (erede di Tofano)  per  ricordare  un  personaggio  geniale  e  poliedrico  del nostro  Novecento, Sergio Tofano  in arte  Sto,  purtroppo  quasi  dimenticato, (di  cui  nel  2023  ricorre  il cinquantenario della  morte ) modernissimo, colto,  attento  alle    migliori  avanguardie    del  suo tempo:  dal futurismo al surrealismo.

Si  avvale  della partecipazione  di  Maddalena  Menza, che ha dedicato  a  Sto gran parte  dei suoi studi e tre  libri( per  l’ultimo ha  ricevuto il  Premio Internazionale  Spoleto  Art Festival  2022), con l’apporto  delle  prefazioni  di  Ermanno  Detti, scrittore per ragazzi  e  giornalista  e  del  Prof. Aldo  Musacchio,  maestro  di  scrittura di Maddalena , purtroppo  scomparso,   e ricordi  dei  compianti  Monica Vitti, la  allieva  più  famosa  di  Tofano,    di  Paolo  Poli  e  della  grande  artista  Milena  Vukotic, le  interviste  al  bravo  regista  Carlo  Ludovico  Bragaglia  e al  figlio Gilberto  Tofano , di  grandi  professionisti  e artisti  come  Pino  Strabioli  attore, autore e  conduttore  televisivo (presente  con un suo video messaggio), del   Prof. Italo  Spada , docente  universitario,  critico  cinematografico  ma, soprattutto,  anima di poeta , la cantante,   attrice e pianista,  sciantosa  romana di  animo  napoletano,  Emanuela  Mari  e  l’attore  emergente  napoletano, giovanissimo, bravo  e  conosciuto  per  l’Amica  geniale, Francesco  Serpico,  a testimonianza  del  legame  indissolubile  che  deve  esserci  tra  generazioni   per non  dimenticare  un  autore  come  Sto.

In conclusione,  sfizi di Natale!  Vi aspettiamo! E  sempre… Bona Ventura  e  Bona Ciorte!