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Il solito piglio di intelligente critica sociale passa per l’immancabile neo-lingua in stile medievale… come tutto d’altronde, come quel rock epico che d’istinto ci viene da associare. Sono i Bardomagno, costola rock “medievale” di Feudalesimo e Libertà, la famosa Community dei social che conta centinaia di migliaia di adepti, di vassalli… si intitola “Li bardi son tornati in locanda” e, dietro risate amare di consapevolezze sociali e politiche, si nasconde anche un grande suono rock davvero interessante.

Il ritorno con un grande disco. Domanda curiosa e provocatoria: ok il CD ma avete pensato anche ad un supporto davvero antico come parodia?
Sì, certo! Stavamo pensando da tempo d’utilizzar alcune bobbine da facer girare con lo sterotto, ma poi non ci è sembrato il caso e abbiamo puntato su un banalissimo disco-compatto. Magari in futuro ci doteremo d’altri supporti come il disco vinile.

C’è tanta allegoria fumettistica nelle grafiche di questo lavoro. C’è un motivo particolare?
Il motivi principale è che abbiamo sempre un po’ adorato lo stile fumettoso e cartoonesco. E poi dalla nostra abbiamo il grande Potowotominimak, cantante dei nanowar e fumettista che ci ha dato una grossa mano nell’artwork del disco.

Parliamo di FEL come dei Bardomagno e su tutto vi chiedo: perché il medioevo? E perché il rock?
Siam sempre stati appassionati di metal, rock e di storia in generale. Soprattutto di medioevo, epoca bellissima, bistrattata e spesso presa come calibro per evidenziare aspetti negativi del nostro periodo.
Noi intanto sappiamo che nel medioevo non c’era la musica trap, il neomelodico e la cervogia analcolica: ci sembrano ragioni sufficienti per apprezzare questo lungo periodo storico.

Quanta politica c’è dentro questo disco? Sempre a suon di ironia intelligente sia chiaro…
Abbiam cercato di svariare il più possibile sui contenuti generali delle canzoni, ma allo stesso tempo abbiamo sempre cercato di infilarci dentro riferimenti, critiche e parodie della società attuale. Ci piace giocare altalenando questi due aspetti e speriamo di continuare così!

Bellissimo il video di “Magister Barbero”: sotto scacco il sistema scolastico ma anche i modelli che diamo in pasto alle nuove generazioni. E allora, parlando seriamente, la vostro personalissima soluzione al problema?
La nostra opinione è che probabilemente tutta la didattica, così com’è concepita oggi, andrebbe un minimo ripensata. Non si può più pensare e sperare che una semplice lezione frontale possa coinvolgere uno studente, farlo appassionare e infine insegnargli qualcosa. Gli studenti hanno bisogno degli strumenti necessari per capire la storia e la scuola secondo noi, è l’unica che può darglieli per imparare a leggere e capire il mondo.

– Tanta critica sociale oggi si concentra spesso sull’uso e sul mezzo
che rappresenta il Social Network. Curioso però che la vostra critica
sociale è proprio da li che nasce… sembra una contraddizione ma non lo
è… cosa mi dite?
La tecnologia è uno strumento e non è malvagia intrinsecamente. Sembrerà una banalità ma dipende da come la si utilizza e soprattutto bisogna sapere come funziona.
E poi come disse il buon Macchiavelli, il fine giustifica i mezzi. Per noi la priorità e reinstaurare il sistema feudale nel mondo e se dobbiamo un po’ macchiarci la coscienza con l’utilizzo di questi diabolici strumenti moderni, ben venga!