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Oggi vi parliamo di “Suicidio Gourmet” il nuovo singolo di Asia, un brano che già dal titolo anticipa i temi del dolore e del piacere dell’amore di coppia. L’artista affronta questo tema raccontando un amore finito che continua ad esistere anche con la consapevolezza di vivere un rapporto non più sano, di dipendenza, in cui manca il coraggio di dire basta per voltare pagina.

La cantautrice racconta del conflitto interiore di chi valuta il proprio rapporto di coppia razionalmente, sapendo che ormai è giunto al capolinea ma nonostante tutto non riesce a liberarsene rimanendo lì annegati in una trappola di malessere nella speranza di vivere insieme alla persona che un tempo aveva amato un momento di piacere inteso a 360 gradi.

Com’è nata la tua passione per la musica e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
La passione per la musica era ed è incorporata nel mio DNA; mi piace pensare così! Sono nata e cresciuta in una famiglia dove la musica era la chiave di tante cose… inevitabilmente non poteva che non essere anche la mia chiave! Gli artisti che hanno influenzato maggiormente il mio percorso sono stati e sono Salmo, Emma, Madame ed Elodie.

Quando hai iniziato a sentire la necessità di raccontare la tua vita in musica?
Nei primi passi della mia adolescenza, all’età di 13 anni.

Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Bella domanda, devo fare un tuffo nei ricordi del passato e a pensarci su mi vengono in mente svariati ricordi: la musica che ascoltavo sabato pomeriggio con mio papà sui suoni di Frank Sinatra, o le canzoni di Justin Bieber che cantavo chiusa in camera nel lontano 2011.

Parliamo del tuo ultimo singolo “Suicidio Gourmet”. Quali sono i temi trattati e cosa ti ha spinto a scegliere questo titolo?

“Suicidio gourmet” parla di un amore finito ed esausto ma che continua ad esistere. Un amore che sta aspettando solo la spinta giusta per diventare un capitolo chiuso. Scrivere questo brano per me è stato un inno al coraggio, perché molte volte io stessa sono stata fermata dalla paura!  “Suicidio gourmet” è un’arma a doppio taglio, da una parte troviamo il dolore, la consapevolezza di vivere un conflitto interiore e il malessere di quella situazione stanca, dall’altra parte nominando “gourmet” si trovano quelle sensazioni di piacere di delicatezza e di eleganza. Ho scelto questo titolo perché amo i contrasti e questo mi sembrava proprio quello giusto.

Guarda qui il video

Come artista, quanto è importante la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?
Credo sia la base per capire al meglio chi siamo artisticamente.

Qual è l’insegnamento più importante che hai appreso fino adesso dalla musica?
La musica mi ha insegnato a rischiare andando controcorrente.

Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Come si dice tra i ragazzi della mia età “no spoiler”.