di Anna Maria Stefanini
Pochi lo conoscono, ma Alan Turing ha letteralmente cambiato la storia contemporanea. Alan Turing (Londra, 23/6/1912 – Manchester, 7/6/1954) è stato uno dei maggiori matematici del ‘900 con una biografia che sembra un romanzo.



Brillantissimo studente, ricercatore e docente di logica-matematica e omosessuale, il nome di Turing è legato a due grandi invenzioni. La prima è la decifrazione di “Enigma”, l’impenetrabile macchina segreta sviluppata dai nazisti per inviare messaggi strategici cifrati ai propri sottomarini, navi e reparti impegnati nei vari teatri della seconda guerra.
Alla base di enigma vi era un codice crittografico assolutamente ermetico (in realtà il perfezionamento di un sistema già ideato dal poliedrico umanista italiano del ‘400, Leon Battista Alberti). Ermetico per tutti ma non per Turing che era anche crittoanalista; mettendo insieme una serie di dati noti e di configurazioni probabilistiche Turing penetrò l’impenetrabile, contribuendo in modo decisivo a cambiare le sorti della guerra.



La seconda invenzione è la (quasi) famosa “macchina di Turing”, una macchina in parte ideale e in parte elettromeccanica che tuttavia conteneva già tutte le basi teoriche dell’informatica e dell’IA (intelligenza artificiale) contemporanee. Lo sviluppo dell’informatica è stato in realtà un percorso sulla strada disegnata da Turing e se è diventata la prodigiosa sorgente che conosciamo questo è dovuto anche agli studi del grande matematico inglese.
Finita la guerra Turing decise di vivere la propria sessualità senza doversi più nascondere ma nel ’52 venne arrestato dalla polizia inglese per omosessualità e sottoposto a trattamento ormonale coatto che lo distrusse fisicamente e psicologicamente. Si suicidò il 7 giugno del 54 mangiando una mela che lui stesso aveva avvelenato. Si dice che la famosa mela morsicata della Apple sia in realtà un omaggio ad Alan Turing.