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A Teatro “Sunshine” di William Mastrosimone con Nathaly Caldonazzo e Francesco Branchetti.

di Sabina Fattibene

Nuovo debutto teatrale per Francesco Branchetti Nathaly Caldonazzo con il testo teatrale ”Sunshine” di William Mastrosimone, tradotto da Marco Mattolini con la regia dello stesso Francesco Branchetti.

In scena con i protagonisti l’attore Stefano Bramini. Partenza da Roma il 5 – 6 Ottobre al Teatro Tor Bella Monaca, prosegue in tournée a Napoli, Firenze, Palermo e altre.

Sinossi

Il testo riporta le vicissitudine due anime sole, in apparenza lontane l’una dall’altra, ma con tanti punti in comune. Sunshine è il nome di lei, dal significato particolare, raggio di sole, però usa il suo corpo che riscalda solo gli occhi di chi la guarda, perché fa la spogliarellista da Peep Show, offre la sua sensualità per colmare la solitudine degli uomini desiderosi di affetto, che con una monetina inserita in una specie di juke-box dell’eros si accontentano di essere dei voyeur sbirciando dentro una cabina di vetro, guardare e non toccare. Mentre Lui appartiene a un altro mondo, cura le persone, è paramedico sulle ambulanze del pronto soccorso. S’incontrano per caso e tutto accade in una notte.

La scena si apre con le luci colorate del Paradise Club, con la ragazza nella vetrina del suo peep show. Poi d’improvviso in una sera di tempesta, Sunshine irrompe nell’appartamento piuttosto squallido di lui. Lei che fuggiva dal marito che la picchiava, mentre lui era in crisi per l’abbandono della moglie.

Dai duri momenti di scontro iniziali, i due passano alla condivisione delle loro disgrazie ritrovandosi anime gemelle dando inizio a una vita insieme. Sunshine” è un testo moderno trasgressivo ma anche delicato.

Una storia metropolitana

William Mastrosimone autore americano che ha saputo trasmettere in modo ironico e incisivo questa storia metropolitana tra un principe azzurro dei nostri giorni e una giovane donna Sunshine da salvare e redimere. Crudeltà e tenerezza convivono in una messa in scena con spunti comici fanno da contrappunto ad una partitura amara e spigolosa, con gemiti e sussulti di due anime sbandate, perdute che finiranno per ritrovarsi per un attimo forse oppure accadrà molto di più.

La regia tenterà di indagare l’animo umano e raccontare i sentimenti con leggerezza unita ad una struggente e profonda emozione ed umanità. Scene e musiche si affiancano in questo viaggio nel sentimento, nella passione e nella poesia di due personaggi tratteggiati in maniera straordinaria dall’autore. Lo spettacolo fa pensare e divertire è da non perdere con le scene di Andrea Franculli, le musiche di Pino Cangialosi e i costumi di Clara Surro.

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Di BeneSa